Frutta del Cilento

La frutta del Cilento è sicuramente uno dei prodotti tipici più diffusi. Li troviamo nelle diverse zone, cioè sia lungo il territorio costiero che nelle aree più collinari. La produzione è ad uso familiare. Ma ci sono anche diverse attività che si sono predisposte ad una produzione per la vendita.

Ma vediamo quali sono i prodotti principali e/o più conosciuti.

Frutta del Cilento: il Fico Dottato Bianco del Cilento.

Questo frutto ha una buccia rugosa di color giallo chiaro, uniforme, tipica dei fichi essiccati. Inoltre la polpa ha una consistenza pastosa. La produzione migliore si ottiene nel periodo compreso tra agosto e settembre. Quella tardiva matura in autunno. Le preparazioni a base di fico Dottato del Cilento sono numerose e variegate. I fichi talvolta sono sottoposti ad una sbollitura in acqua aromatizzata con alloro, finocchietto o altre essenze naturali). Dopodiché si fanno asciugare e si passano in forno (si preparavano subito dopo aver cotto il pane). Un tempo si facevano anche essiccare al sole.

I Fichi Dottati possono essere al naturale oppure “impaccati”, ovvero ripieni, a seconda delle ricette, di noci, mandorle, scorze di arancia o di limone, finocchietto o spicchi di mandarino. Quindi sono “steccati”. Cioè infilzati in cannette accostate per formare i mustacciuoli (confezioni a forma di rombo) e le spatole (due stecche parallele lunghe 20 – 30 centimetri). Sono ripieni o interi, e possono essere anche ricoperti di cioccolato fondente

Frutta del Cilento: il Marrone di Roccadaspide

Ecco le principali produzioni cilentane: Vite, olivo e castagno. E queste sono le piante di importanza economica che caratterizzano maggiormente il paesaggio su gran parte del territorio del Cilento. Una posizione di rilievo il castagno da frutto, detto marrone di Roccadaspide dal nome del paese che, con una media di 25 mila quintali l’anno, ha il primato della produzione di castagne (varietà Nzerta e Abate). Queste coltivazioni si trovano soprattutto nelle valli del fiume Alento e nella zona collinare del Basso Cilento. Oltre che all’artigianato dei marron glacé, i frutti sono destinati in parte all’essiccazione e commercializzate come “castagne del Prete”. Esse sono tostate e affumicate nella cappa del camino, si mangiano soprattutto a Natale. Sul territorio sono presenti diverse cooperative di produttori che esportano il prodotto, fresco o lavorato, anche all’estero.

Frutta del Cilento: il Miele.

In diverse zone del Parco è presente l’attività apistica, dalla quale si ricavano ottime qualità di miele. Quest’ultimo viene lavorato affinché sia disponibile in diverse essenze, fra le quali la più famosa è il miele di lavanda. Esso viene impiegato per preparare dolci tipici come le zeppole fritte e gli struffoli. Negli ultimi anni si è riscontrata la diffusione di queste attività, con la nascita di diversi piccoli produttori. Alcuni di essi preparano il miele solo per uso privato e domestico.

Frutta del Cilento: c’è ancora dell’altro! Come per esempio le arance, i mandarini, albicocche, cachi, ciliegie, limoni, melograno, melone, pesca, prugne, mirtillo, more, noci, uva. Molti di questi frutti vengono anche utilizzati per produrre liquori, soprattutto per uso proprio. Ma si sono sviluppate diverse aziende che producono questi liquori a base di frutta anche per la vendita. Inoltre la frutta di stagione viene utilizzata anche per la produzione di dolci tipici. Ogni angolo del territorio del Cilento ha le sue tipicità!

Si può concludere che nel Cilento esistono tante ricette legate alla preparazione dei dolci, che magari variano da paese a paese, in funzione anche dalle tradizioni locali e/o familiari. Ma, più in generale, i dolci del Cilento hanno due predominanti prodotti principali legati al territorio: le castagne e i fichi.

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