Idee vacanze 2020 a Palinuro
Idee vacanze 2020 a Palinuro

Idee vacanze 2020 a Palinuro

Palinuro è la frazione principale del comune di Centola, ed è un paese del Cilento immerso a tra verde delle colline a monte e vastità cristallina delle acque a valle. Uno scenario da sogno nel quale ogni anno orde di turisti decidono di trascorrere la loro serena e spettacolare vacanza. Palinuro è conosciuta in tutta Italia e anche all’estero come vera e propria perla, dalla bellezza incontaminata anche per il suo mitico “Capo Palinuro”, costone di roccia sulla quale impera il glorioso faro e per la leggenda del nocchiero di Enea, Palinuro appunto, dal quale il paese prende nome. La peculiarità principale quella delle spiagge, tra le migliori della costiera italiana. Il Buon Dormire, l’Arco Naturale (sulla quale sono stati girati vari film tra i quali “Scontro di Titani” e “Wonder Woman”), il Mingardo e la Marinella sono solo alcune delle meravigliose cale e baie dal quale poter tuffarsi  in uno splendido mare, premiato da anni con la Bandiera Blu, e fare lunghe passeggiate sulla immensa vastità di sabbia.

Per raggiungere Palinuro in auto vi esponiamo due modi: da nord e da sud.

DA NORD: dall’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria si deve imboccare l’uscita a Battipaglia, per poi proseguire sulla strada statale SS 18 in direzione Agropoli / Vallo della Lucania /Futani. L’uscita da prendere è quella di Poderia, e da li proseguire in direzione Palinuro sulla SR 562 che, costeggiando il fiume Mingardo, porta sulle coste del Cilento. Dall’uscita di Poderia a Palinuro si impiegano circa 15 minuti di comoda strada.

DA SUD: dall’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria si deve imboccare l’uscita Buonabitacolo, per poi proseguire sulla strada statale SS 517. A Policasto Bussentino si deve girare a destra e prendere la strada statale SS 18. L’uscita da prendere sarà quella di Poderia e da li si deve proseguire in direzione Palinuro sulla SR 562 che, costeggiando il fiume Mingardo, porta sulle coste del Cilento. Dall’uscita di Poderia a Palinuro si impiegano circa 15 minuti di comoda strada.

Arrivare a Palinuro in treno probabilmente rappresenta la soluzione più comoda. Infatti c’è una stazione ferroviaria, Pisciotta – Palinuro, posta sulla linea Salerno – Reggio Calabria. Tale stazione è ubicata a circa 7 km di distanza dal centro di Palinuro: si devono percorrere 10 minuti di strada abbastanza comoda. Una volta giunti alla Stazione di Pisciotta – Palinuro, per arrivare finalmente a Palinuro si può semplicemente usufruire del servizio autobus di linea o del taxi.

Ma c’è anche un’altra stazione, quella di Centola – Palinuro – Marina di Camerota,  che si trova circa alla Frazione San Severino di Centola. Per tale stazione vale quanto detto per quella di Pisciotta.

Il Cilento non è ben servito per quanto riguarda il raggiungimento via aerea. L’aereoporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino). Arrivati si può scegliere di raggiungere il Cilento con tutti i mezzi possibili (treno, auto, via mare) in maniera molto semplice. Infatti basta raggiungere la stazione centrale di Napoli, quella di Piazza Garibaldi, che dista dall’aereoporto circa 20 minuti.

Ma c’è anche un altro aeroporto, quello di Salerno-Costa d’Amalfi, ubicato a Pontecagnano e a circa 20 km più a sud di Salerno. Questo aeroporto risulta secondario rispetto a quello di Napoli, ma vi consigliamo comunque di consultare il sito (www.aeroportosalerno.it) per valutare la scelta e verificare la presenza di offerte.

Raggiungere il Cilento via mare nel periodo estivo è molto semplice. Infatti è attivo il servizio “Cilento Blu” che collega i porti di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana con alcuni porti della costiera cilentana. Basterà imbarcarsi nei porti di Napoli,Salerno o quelli della costiera per raggiungere i porti di Agropoli,San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Ogni estate sono previste solitamente 4 linee, però vi consigliamo di consultare il sito per orari e disponibilità. Il biglietto è acquistabile a bordo o in uno dei punti vendita elencati nel sito www.metrodelmare.com.

La Spiaggia del Buondormire si trova a Palinuro, nella zona sud del suo “frontone” (falesia, promontorio di roccia a picco sul mare). Si può considerare un piccolo angolo di paradiso: è una delle spiagge più belle del litorale e tra le più conosciute. A poche decine di metri da riva c’è un grande scoglio emergente dall’acqua che la sua incredibile somiglianza assegna il nome: lo scoglio del coniglio!

La Spiaggia del Buondormire è caratterizzata da sabbia finissima e da un chioschetto che fornisce ristoro. L’acqua ha un colore particolarmente brillante e cristallino.

La spiaggia del Buondormire è raggiungibile via mare. Oppure a piedi con unico accesso non comodissimo: circa 400 scalini che partono dall’interno dell’Hotel King! Ma tranquilli, lo spettacolo che troverete vale lo sforzo. Inoltre dal Porto di Palinuro troverete un servizio navetta che vi porta a destinazione. In ultimo, per fisici atletici … arrivati alla Spiaggia della Marinella, qualche bracciata vi porterà al Buondormire.

Certo, non è una spiaggia facilmente raggiungibile, ma c’è una sola certezza: ne vale la pena!

La Marinella a Palinuro è una particolare spiaggia che si trova nella zona sud del promontorio di Palinuro.

Si può raggiungere in auto, imboccando via Marinella e seguendo la strada fin quasi sulla spiaggia. Ci sono aree parcheggio a servizio dei lidi presenti e anche un caratteristico “servizio zattera” per guardare il fiume Lambro.

La comodità nel raggiungere questa baia, insieme alla sabbia presente, la rende una spiaggia adatta per famiglie e per bambini.

Lo spettacolo mozzafiato che troverete è lo scoglio del coniglio, grande scoglio emergente e non molto distante da riva, che somiglia in modo stupefacente proprio ad un coniglio. Nei pressi della spiaggia della Marinella, subito a nord, c’è la Spiaggia del Buondormire. Ma non finisce qui: la scogliera della Molpa, le grotte emerse e sommerse poste nelle vicinanze, la foce del fiume Lambro e soprattutto … un mare incantevole!

La spiaggia delle Saline è una delle spiagge più belle e tra le più conosciute del Cilento. Si trova sul litorale di Palinuro, nella sua parte settentrionale, distendendosi verso Marina di Pisciotta. E’ un tratto di costa sabbioso lungo circa 5 km. La sabbia ha la caratteristica di essere fine e dorata, il fondale del mare è relativamente basso. La spiaggia è pianeggiante e si trova a ridosso della strada, con comodi e ampi parcheggi: ideale per famiglie con bambini. Il mare è particolarmente suggestivo: azzurro, cristallino, trasparente, i fondali sono sabbiosi. La spiaggia delle Saline offre, lungo il suo litorale, anche vari servizi (lidi, chioschi, noleggio sdraio e ombrelloni, etc.), e vi è la presenza di bagnini.

Una delle spiagge più conosciute del Cilento nel mondo è la spiaggia dell’Arco Naturale a Palinuro. È stata negli anni la location di molti film quali: Argonauti 2, Ercole alla conquista di Atlantide e Scontro di Titani. La spiaggia è famosa per il suo arco, da cui prende il nome appunto ed è il punto di partenza per le escursioni alle grotte di Capo Palinuro. Molti giovani visitano la spiaggia nei tramonti estivi per le grandi emozioni che trasmette.

La costa del Cilento è particolarmente variegata e ricca di peculiarità: baie, insenature, cale, speroni … sabbia, roccia, spiaggette accessibili solo via mare, grotte emerse e sommerse.

Se venite in vacanza a Palinuro, o nel Cilento, ci sono tante esperienze da fare, che vi lasceranno ricordi indelebili.

Vi diamo qualche spunto o qualche idea?!

La Grotta Azzurra di Palinuro, che con quel colore azzurro intenso che si trova al suo interno, lascia a bocca aperta.

Le spiagge di Palinuro. Ce n’è per tutti i gusti: sabbia, rocce, spiagge accessibili solo via mare o con sentieri a piedi, insenature riservate, spiagge attrezzate.

Si possono noleggiare gommoni, per poter passare una giornata di mare in libertà.

Per gli appassionati di subacquea o di speleologia c’è solo l’imbarazzo della scelta: grotte emerse, grotte sommerse, fondali unici, tunnel da scoprire.

Altra possibilità? Un giro in barca a vela. Il territorio costiero e il clima del Cilento è molto favorevole per gli amanti della vela.

Non avete paura di andare in mare di notte? Ebbene, allora potete provare un’esperienza unica: la lamparata. Andrete a bordo delle barche dei pescatori e potrete assistere alla pesca con la lampara. I pesci sono attratti dalla luce e nel frattempo i mpescatori li cingono con delle reti specifiche.

Ma Palinuro e il Cilento non sono solo mare.

Potete fare una passeggiata a cavallo, con accompagnatore, per qualche chilometro. Ammirerete le splendide valli del Mingardo, potrete vedere la famosa e tenebrosa “Gola del Diavolo”, immergervi nella natura, rilassarvi nel respirare aria pura.

Per i più atletici? Mountain bike e trekking. Ci sono un’infinità di strade, sentieri, colline, vallate, itinerari, da esplorare in solitaria o con esperte guide.

Ma se vi resta qualche altra giornata da riempire?! Il mare è un grande richiamo, giornate intense e stancanti. Ma a qualcuno potrebbe non bastare.

Allora? Vi proponiamo qualche esempio: nel Cilento ci sono tanti borghi e centri storici da scoprire, castelli, monasteri, chiese, cappelle, santuari, musei.

Giornate da ricordare, coronate da un ristorantino, oppure una pizzeria, un’osteria, per allietare il palato con le grandi tradizioni e varietà enogastronomiche del territorio del Cilento.

State certi … chi viene nel Cilento una volta, non vede l’ora di ritornarci!

Una della maggiori attrazioni di Palinuro sono le sue grotte. La più conosciuta è senza dubbio la Grotta Azzurra: si accede via mare ed è caratterizzata dal colore azzurro brillante dovuto alla presenza di un sifone (posto ad una profondità di circa 20 m) che permette alla luce solare di entrare all’interno.

Gtotta sulfurea di Calafetente: l’ingresso è posto in un’insenatura ed è alla profondità di circa 15 metri. E’ presente un cunicolo di accesso in cui si sono riscontrate forme di vita marina (coralli, etc.).

Grotta dell’Argento: in nome deriva dal colore argenteo delle acque.

Grotta dei Monaci: è così chiamata per la presenza di stalagmiti di colore marrone scuro, nelle forme richiamanti monaci in preghiera.

Grottta delle Ossa o Preistorica: è caratterizzata dalla presenza all’interno di ossa di animali preistorici.

Arco Naturale: è posto alla foce del fiume Mingardo, in una bellissima insenatura, a cavallo di due spiagge.

Tutte queste grotte sono raggiungibili esclusivamente via mare.

Il territorio di Palinuro offre anche molte possibilità di passeggiate, trekking ed escursioni. Esistono diversi itinerari.Tutte le strutture ricettive presenti nella zona, oltre ai tanti servizi principalmente legati al mare, offrono anche la possibilità di escursioni guidate lungo sentieri, itinerari, etc.

Per esempio alcune aziende agrituristiche offrono la possibilità di partecipare alle attività agricole, a corsi di cucina. Si praticano attività sportive e culturali in vicinanza ad aziende: tennis, calcetto, equitazione, nuoto, vela, windsurf.

Ancora, c’è la possibilità di visitare il sito arceologico de “La Molpa”, il borgo Medievale di San Severino, gli scavi di Roccagloriosa (paese poco distante).

Una delle spiagge più conosciute del Cilento nel mondo è la spiaggia dell’Arco Naturale a Palinuro. È stata negli anni la location di molti film quali: Argonauti 2, Ercole alla conquista di Atlantide e Scontro di Titani. La spiaggia è famosa per il suo arco, da cui prende il nome appunto ed è il punto di partenza per le escursioni alle grotte di Capo Palinuro. Molti giovani visitano la spiaggia nei tramonti estivi per le grandi emozioni che trasmette.

Le alici di menaica è un prodotto tipico dei borghi marinari del Cilento. Esso porta alla produzione di piatti poveri ma di gran gusto, di elevate proprietà organolettiche. Il prodotto Alici di Menaica si contraddistingue dalla carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.Si possono mangiare fresche o sotto sale, crude o cotte. Esistono molte ricette, alcune di esse semplicissime da preparare: insalata di alici crude, sugo di alici per gli spaghetti, alici inchiappate, alici ammollicate, il cauraro, il tortino di alici, alici alla scapece, etc.

Olio di Oliva. Entrare nel Cilento, e quindi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è come entrare in un grande uliveto. In altre parole, ogni Comune, che sia montano o costiero, è ricco di ulivi sia di tipo secolare che di nuovo impianto. Essi conferiscono al paesaggio un vellutato color verde e donano alle popolazioni da tempi remoti un essenziale sostentamento al reddito. L’olivo ha sempre rappresentato luce, cibo, calore, protezione, tradizioni, cultura, ed ha portato nel corso del tempo un prodotto di qualità, gli oli del Cilento. Oggi a questa pianta millenaria, l’olivo, si chiede un adattamento alle esigenze del mercato e, questa, pur millenaria, sta adeguandosi al progredire della tecnica senza grossi traumi. Infatti dopo laboriose cure si sta riportando, soprattutto, la cultivar pisciottana a produrre oli extra vergini di oliva di qualità. Gli olivicoltori del Cilento non sono rimasti insensibili nel 1992 al varo della Legge 169 sulle Denominazioni di Origine, infatti sia avviarono subito le procedure per il riconoscimento di due denominazioni: Cilento e Colline Salernitane, queste dopo un lungo iter sono state riconosciute come D.O.P. dalla Unione Europea ed operative dalla campagna olivicola 98/99.

Il suggestivo ed incontaminato territorio del Cilento, e quindi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, include ben due delle denominazioni enologiche dell’interessante panorama vivit vinicolo campano. Le denominazioni sono relativamente recenti, ma certamente destinate a connotare progressivamente il paesaggio rurale, e a creare una tendenza di sviluppo molto significativa. Quelle che ricadono in questo areale produttivo sono: la Doc Castel San Lorenzo e la Doc Cilento. Le denominazioni tutelano le caratteristiche produttive di queste zone, espresse con uve presenti da decenni e quindi considerabili tradizionali, come: Barbera, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia. A queste si associano uve locali come: Aglianico, Greco e Fiano, già localmente denominato Santa Sofia.