Ogliastro Cilento – Profilo Storico
Ogliastro Cilento – Profilo Storico

Ogliastro Cilento – Profilo Storico

Ogliastro Cilento è un Comune autonomo, con una superficie pari a circa 13 chilometri quadrati. E’ dotato anche di due frazioni: Eredita e Finocchito. In questo articolo approfondiremo qualche aspetto di Ogliastro Cilento – profilo Storico.

Il Comune di Ogliastro Cilento si trova nella zona nord-ovest del Cilento, a poca distanza dal mare. Praticamente il vicino centro abitato più grande è Agropoli, che si trova a pochi chilometri di distanza.

Origine del nome: lat. oleastrum, olivo secolare. 

PROFILO STORICO di Ogliastro Cilento

La storia del villaggio di Ogliastro, indirettamente menzionato per la prima volta nel 1058, è stabilita fin dalle origini da quella più generale del feudo di Agropoli, nel cui ambito territoriale il centro venne fondato dagli abitanti di Eredita sul finire dell’Alto medioevo.

Documentati dal 1445 come università autonome, sia Ogliastro che Eredita, restarono comunque legati alle vicende del feudo agropolese fino alla metà del XVI secolo. Nel 1556 la Regia Corte vendè Ogliastro agli Spigadore; da questi passò in seguito a Gian Luigi De Clario (1589) e nello stesso anno agli Altomare. Andò poi per matrimonio ai De Conciliis e successivamente per lo stesso motivo ai De Stefano.

I1 14 settembre 1741 Giuseppe De Stefano ottenne su Ogliastro il titolo di Marchese; i suoi discendenti tennero poi il villaggio fino all’abolizione della feudalità nel 1806.

Nel 1636 venne fondato ad Ogliastro i1 convento di S. Leonardo dell’ordine dei Predicatori, passato poi ai Francescani dell’ordine dei Minori Osservanti, fu soppresso nel 1806.

Ogliastro dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Torchiara, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia, ha fatto parte del mandamento di Torchiara, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.

Presenze archeologiche, monumentali e artistiche:

  • Chiesa di S. Croce (orig. XII sec.);
  • Palazzo Baronale (XVII sec.);
  • Ruderi del convento di S. Leonardo (XVII sec.).

La desinenza del nome “cilento” ha un suo perchè, infatti è comune a molti paesi circostanti. Lo scopriremo insieme.

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