Prodotti tipici a Orria
Prodotti tipici a Orria

Prodotti tipici a Orria

In questo articolo approfondiremo i prodotti tipici di Orria.

Il Comune di Orria è costituito dal capoluogo e da alcune frazioni (Casino Lebano e Piano Vetrale). Il territorio rientra nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. In particolare Orria sorge su di una dorsale. Fra le valli di Orria e di Cerreto, adagiato su una collina prospiciente il corso medio dell’Alento.

OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA CILENTO DOP
La presenza dell’olivo caratterizza il paesaggio cilentano e di Orria. E rappresenta la principale e talvolta unica risorsa delle popolazioni locali. Tanto da divenire parte integrante della vita quotidiana della comunità. L’olivicoltura nel Cilento ha origini risalenti alle antiche colonie della Magna Grecia. E successivamente all’occupazione dei territori da parte dei Romani.

Furono però i Focesi, una popolazione profuga di origine greca, a introdurre la più antica varietà da olio. La Pisciottana. Essa sfugge agli attacchi degli organismi nocivi. E resiste molto bene ai venti salmastri della zona. Una varietà che è molto produttiva anche in un comprensorio arido. E ancora oggi conferisce tipicità all’olio Cilento. La coltura dell’olivo è tipica di tutta l’area del bacino del Mediterraneo. In molte zone collinari e montane della Campania la coltura costituisce la migliore occasione di valorizzazione delle risorse ambientali.

L’ovicultura risulta concentrata per il 20% nel Cilento, e in aree collinari e interne. Da sempre i sistemi di coltivazione non prevedono l’uso intensivo di pesticidi. In particolare nella fascia collinare-montana i trattamenti sono decisamente rari. Gli extravergine a denominazione di origine hanno caratteristiche organolettiche simili. Colore dal verde al giallo paglierino più o meno intenso. L’odore è fruttato medio-leggero (Cilento) o medio-alto (Colline Salernitane). Il sapore è fruttato con media o debole sensazione di amaro e di piccante.

Prodotti tipici a Orria: il vino.

Vino Cilento DOC. Il vino è prodotto in quasi tutti i paesi del Cilento, almeno per uso familiare. Le viti producono pochi grappoli, dai quali si ottengono vini di eccellente qualità. E che si abbinano perfettamente alla cucina tipica cilentana. Anche ad Orria si produce il vino, con tradizioni vengono da lontano.

Prodotti tipici a Orria: i formaggi.

Formaggi Caprini del Cilento.

Quella dei Caprini rappresenta una famiglia di formaggi estremamente eterogenea. Caratterizzata da prodotti con sapori ed aromi del tutto peculiari. Essi sono molto ricercati dai consumatori e in grado di spuntare sul mercato prezzi molto interessanti. Particolarmente apprezzati sono i prodotti freschi perchè privi di crosta, morbidi e spalmabili. Adatti sia per uno spuntino veloce sia per la preparazione di piatti più elaborati.

Cacioricotta caprino.

Il cacioricotta caprino del cilento è un formaggio caprino a lunga stagionatura, oltre 60 giorni. E’ prodotto da latte crudo di produzione locale con tipica forma cilindrica e pezzatura di 250-500 g circa al consumo. Tutto il territorio del Cilento è interessato alla produzione di questa prelibatezza.

Caciocavallo Silano DOP.

Il Caciocavallo Silano è, senza alcun dubbio, fra i più antichi e tipici formaggi a pasta filata del Mezzogiorno d’Italia. Della sua produzione parlava già Ippocrate, nel 500 a.C., discorrendo dell’arte usata dai Greci nel preparare il “Cacio”.

Mozzarella nella Mortella.

La mozzarella nella mortella (muzzarella co’ a mortedda) si produce con latte vaccino in alcuni comuni del Basso Cilento, dove il mirto cresce spontaneo e rigoglioso. Anche ad Orria si riscontrano piccole produzioni di questo prodotto.

Prodotti tipici a Orria: il pane.

l pane cilentano può essere di farina di grano duro, oppure integrale o ancora misto. Ma la costante che garantisce una qualità alta del pane è la lievitazione naturale, accompagnata dalla cottura in forni a legna. I formati tradizionali sono due. La panella è grande (pesa circa 3 chili), larga, irregolare (si inforna a mano). Il paniellu è più piccolo (1 chilo) e rotondo.

Quasi tutte le panetterie sfornano anche i tortanetti (ciambelline di farina e miele). E le frese (o frisidde), ciambelle di pane aperte e biscottate. Prima di essere consumate devono essere passate rapidamente sotto l’acqua corrente. Si mangiano condite con olio extravergine, aglio e pomodorini oppure nelle zuppe di verdure. Il gusto del pane cilentano è così saporito che si usa dire ” non ha bisogno di companatico”. Il pane viene prodotto anche in molte famiglie, per uso familiare.

Prodotti tipici a Orria: il fico bianco.

Il Fico bianco del Cilento si presenta con buccia di colore giallo chiaro uniforme (marroncino chiaro per i frutti che abbiano subito un processo di cottura). La polpa di consistenza tipicamente pastosa, di colore giallo ambrato, con acheni prevalentemente vuoti. E ricettacolo quasi interamente riempito. L’umidità massima consentita è del 27%. I fichi essiccati sono posti in commercio anche farciti. Per esempio con mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi. O ricoperti di cioccolato, con l’obiettivo di ampliare la gamma dell’offerta. Per le sue note qualità terapeutiche viene ancora oggi utilizzato in dietologia e in erboristeria. In passato veniva adoperato in tisane contro i raffreddori.

Prodotti tipici a Orria: la carne di bufalo e carne vaccina.

Carne di bufalo Campana

A differenza di quanto avviene altrove, in Italia l’impiego di carni alternative rispetto alla carne vaccina, non ha mai incontrato le preferenze dei consumatori. Tra queste carni viene inserita anche quella bufalina. Nonostante la consistente presenza di allevamenti bufalini nelle aree tradizionali legate alla produzione della mozzarella di bufala campana. Attualmente stiamo assistendo ad una inversione di tendenza dell’allevamento bufalino. Che prevede sia l’allevamento di animali da destinare alla produzione di carne. Sia la produzione di animali da destinare alla vendita per allevamento. La carne di bufala presenta caratteristiche nutrizionali, organolettiche e chimiche molto simili a quella della carne vaccina.

La carne bufalina rispetto a quella vaccina, contiene meno grasso di infiltrazione (è presente invece una grande quantità di grasso di copertura, facilmente separabile dal magro) e meno colesterolo (fino al 50%). E’ anche più tenera e più succosa. Il contenuto di colesterolo del grasso intramuscolare bufalino è risultato nettamente inferiore a quello di diverse altre razze vaccine. La carne bufalina è in ogni caso più tenera di quella delle altre specie allevate.

Oltre la carne di bufala c’è una grande tradizione anche per altre carni, come quella di maiale. Dalla quale deriva la produzione di salumi di alta qualità. Essi sono principalmente prodotti ad uso familiare. Ma sono anche venduti nelle macellerie locali

Prodotti tipici a Orria: i legumi.

I legumi di maggior uso alimentare e più diffusi sono: fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave. I legumi (soprattutto fagiolini e piselli) vengono preparati anche in conserva. E ciò permette di avere a disposizione questi gustosi prodotti anche fuori stagione e nelle zone in cui manca una produzione locale.
Questi prodotti sono parte della tradizione gastronomica italiana, appartenendo alla “cucina povera”. Ma solo perchè gli ingredienti costano poco, non certo perché siano poveri di gusto o di proprietà nutritive.

Prodotti tipici a Orria: il miele.

Il miele può essere utilizzato anche come ingrediente di piatti o dolci diversi. Le preparazioni dolci, in particolare i biscotti, sono ovviamente quelle in cui questo ingrediente trova il suo inserimento ideale.
I biscotti al miele detti anche pupette o mustacciuoli, vengono infornati in occasioni di feste familiari. Quali matrimoni e battesimi o in occasioni di particolari festeggiamenti delle comunità.
Le tecniche di fabbricazione, possono subire modifiche per l’aggiunta all’impasto di olio di oliva, nocciole tritate, uova, aromi di cannella e buccia di limone.

I biscotti al miele sono di consistenza elastica, di colore tendente al bruno più o meno scuro in relazione al tipo di miele utilizzato. La forma è variabile (allungata, romboidale o di figura umana). E l’aspetto è solitamente lucido e può essere guarnito di piccoli confetti colorati. Sono ottenuti dalla lavorazione di miele, riscaldato e schiumato. Con farina di grano tenero in quantità sufficiente ad ottenere un impasto consistente. Alcuni aggiungono di un pizzico di sale.
Le forme desiderate sono ottenute manipolando l’impasto con olio d’oliva, utilizzato anche per lucidare i biscotti prima di informare.

Prodotti tipici a Orria: la soppressata.

Soppressata di Gioi

Tra i salumi della Campania, la Sopressata di Gioi, è senz’altro quello con maggiori caratteristiche di tipicità. Dovute alla particolare disposizione del grasso che la differenzia da tutti gli altri.
La sopressata prende il nome dalla cittadina di Gioi, situata a pochi chilometri dalla costa. Si produce soltanto nella stagione fredda e in particolare in alcuni territori. Cardile, Salento, Stio. Gorga, Orria e Piano Vetrale. E’ un prodotto antichissimo: secondo testimonianze scritte risale almeno all’XI secolo. Purtroppo la sua produzione è quasi esclusivamente familiare. Mentre questo nobilissimo salume potrebbe rappresentare una risorsa importante per il territorio.

Prodotti tipici a Orria: la pasta fatta in casa.

Il Fusillo di Gioi, detto anche “U’ FUSIDDO”, è un prodotto tipico di tutta l’area collinare del Cilento interno. In particolare dei comuni di Gioi, Orria, Salento, Stio. Campora, Magliano Vetere, Monteforte Cilento. Perito, Moio della Civitella.
I “fusiddi” si presentano come una pasta lineare che ha una lunghezza di circa 12 – 15 cm. Si ottengono impastando 4 – 5 uova per ogni chilogrammo di farina di grano duro, con l’aggiunta di un bicchiere di acqua.

La tradizionalità di questo prodotto è storicamente accertata, a partire almeno dall’anno 1000. Quando gli abitanti di Gioi dovevano convincere gli invasori Saraceni, che periodicamente assediavano la cittadina. Ad Orria parlavano di un elevato benessere dal punto di vista alimentare. E quindi mostravano l’impasto di farina e di uova conficcato sulla punta dei fucili dell’epoca attraverso i fori dei muri di cinta.

Ritraendo i fucili l’impasto si “affusolava” intorno al ferro. Da qui si ebbe l’origine del “Fusiddu”. Questa tradizione é stata tramandata da madre a figlia fino ai nostri giorni senza alcuna interruzione. E fa parte della civiltà contadina cilentana, in tutti i suoi aspetti.

Infine tra i prodotti tipici a Orria menzioniamo anche ortaggi e frutta, della tradizione agricola più genuina.

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