Vacanze di famiglia a Marina di Ascea
Vacanze di famiglia a Marina di Ascea

Vacanze di famiglia a Marina di Ascea

Nello splendido scenario del Cilento, in particolare dell’antica Magna Grecia, ritroviamo Ascea Marina, frazione di Ascea Capoluogo, che si staglia tra le montagne e un mare splendido, caratteristica peculiare di tutti i paesini balneari cilentani. Straordinaria d’inverno, superlativa d’estate grazie alla miriade di turisti che si accalcano per giungere in questo ridente centro urbano sito praticamente sul mare. La spiaggia di Ascea si estende per quasi 6 km ed è sabbiosa, il che la rende perfettamente fruibile. Di conseguenza le acque del mare sono sempre limpide. C’è spazio anche per gli amanti delle immersioni. Punta Telegrafo infatti presenta numerose scogliere suggestive oltre che varie insenature naturali, diventate col tempo vere e proprie spiaggette a cielo aperto. Sulla Punta Telegrafo è presente inoltre una torre di avvistamento Saracena. Si possono visitare, tra le altre, anche Baia D’Argento e Baia della Rondinella. Luoghi splendidi che ripagheranno ampiamente la visita cilentana.

Ad ogni modo, Marina di ascea non è solo mare e sole. Per gli amanti della storia e dell’archeologia è presente il promontorio di Velia con i suoi resti ancora ben integri.

Marina di Ascea è caratterizzata da un clima caldo e temperato, come del resto tutto il territorio costiero cilentano. Durante l’inverno la piovosità è nettamente superiore rispetto a quella estiva. I caratteri morfologici del territorio, in particolare la conformazione del litorale e le colline soprastanti, influiscono sul clima locale. La temperatura media annuale è di circa 16°. Il valore di piovosità media annuale è circa 800 mm. Il clima attuale sembra allungare la stagione estiva, infatti da maggio a ottobre il clima favorisce la stagione balneare.

In generale si può affermare che le estati sono calde, mentre in inverno la temperatura è mite … in altre parole, un clima mediterraneo.

Il Comune di Ascea si trova a circa 80 chilometri dall’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, uscita al casello di Battipaglia e proseguendo per la variante S.S. 18 uscita Vallo Scalo.

La Stazione ferroviaria più vicina è quella di Ascea Marina sulla linea ferroviaria  Napoli – Reggi Calabria. Collegamenti giornalieri per Napoli, per Salerno e per Reggio Calabria, ogni giorno, e potenziati durante il periodo estivo.

Il Cilento non è ben servito per quanto riguarda il raggiungimento via aerea. L’aereoporto più vicino è quello di Napoli (Capodichino). Arrivati si può scegliere di raggiungere il Cilento con tutti i mezzi possibili (treno, auto, via mare) in maniera molto semplice. Infatti basta raggiungere la stazione centrale di Napoli, quella di Piazza Garibaldi, che dista dall’aereoporto circa 20 minuti.

Ma c’è anche un altro aeroporto, quello di Salerno-Costa d’Amalfi, ubicato a Pontecagnano e a circa 20 km più a sud di Salerno. Questo aeroporto risulta secondario rispetto a quello di Napoli, ma vi consigliamo comunque di consultare il sito (www.aeroportosalerno.it) per valutare la scelta e verificare la presenza di offerte.

Raggiungere il Cilento via mare nel periodo estivo è molto semplice. Infatti è attivo il servizio “Cilento Blu” che collega i porti di Napoli, Salerno e la Costiera Amalfitana con alcuni porti della costiera cilentana. Basterà imbarcarsi nei porti di Napoli,Salerno o quelli della costiera per raggiungere i porti di Agropoli,San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino, Pisciotta, Palinuro e Camerota. Ogni estate sono previste solitamente 4 linee, però vi consigliamo di consultare il sito per orari e disponibilità. Il biglietto è acquistabile a bordo o in uno dei punti vendita elencati nel sito www.metrodelmare.com.

Il Sentiero degli Innamorati in Ascea Marina resta uno dei sentieri trekking più amati del Cilento. Quasi eslusivamente fatto di gradoni più che gradini, dona una vista mozzafiato sul Golfo di Velia e Punta del Telegrafo,consentendo di scorgere anche Capo Palinuro. Il Sentiero degli Innamorati si innesta nei pressi della Scogliera di marina di Ascea in località Punta del Telegrafo. Il Sentiero degli Innamorati inaugurato nel 2017 a seguito di  un’opera di riqualificazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Ascea resta punto di riferimento per gli innamorati che pensano di proiettare un ricordo nel futuro.Una passarella costruita in legno si imbocca presso la Scogliera anticipando l’ingresso.Un’ insegna in evidenza segnala l’ingresso del Sentiero. Il Sentiero degli Innamorati è di rara bellezza e si immerge nella macchia mediterranea simbolo del Cilento, tra sali scendi anche abbastanza impegnativi, per poi donare viste mozzafiato. Il Sentiero degli Innamorati è lungo circa 2 Km. con un dislivello complessivo di 140 metri. Il Sentiero è anticipato, da struttura in legno di ben 12 passerelle e 8 piattaforme che fungono a preservare le dune e la flora della spiaggia della Scogliera di Ascea Marina.Il Sentiero  risulta essere meta sia di chi ama il trekking che dai turisti amanti del mare e della natura e godere di una vista incantevole sul Golfo di Velia. Per giungere in fondo al sentiero vi sono due salite importanti, fatti di gradoni con relative discese.Durante il percorso sono previsti due punti panoramici.Addentrandosi all’interno della macchia mediterranea del Cilento sono di unica rarità.Giunti in cima si resta estasiatida una vista incantevole da cartolina. La Torre Saracena nota come Torre del Telegrafo rappresenta la meta finale del Sentiero degli Innamorati.Giunti sulla meta bisogna fare il percorso a ritroso per il ritorno sulla fantastica spiaggia di Marina di Ascea. Sembra che il Comune di Ascea stia studiando la possibilità di un nuovo tratto al fine di chiudere ad anello il percorso degli Innamorati. Tale eventuale modifica renderà ancora più suggestivo il percorso.

BREVE SINTESI

Gli scavi di Velia (sito archeologico); Palazzo Alario (Marina di Ascea); Chiesa Madonna del Carmine; Punta Telegrafo con la sua Torre e il Sentiero degli Innamorati; Palazzo Ricci; Portali in pietra; Palazzo villa agricola della Torretta (località Piana); i parchi e i boschi con castagneti, macchia mediterranea, ontani, latifoglie, conifere, eucalipti. Ma l’attrazione principale sono 2: Gli scavi di velia e le spiagge (comode e sabbiose).

Le alici di menaica è un prodotto tipico dei borghi marinari del Cilento. Esso porta alla produzione di piatti poveri ma di gran gusto, di elevate proprietà organolettiche. Il prodotto Alici di Menaica si contraddistingue dalla carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.Si possono mangiare fresche o sotto sale, crude o cotte. Esistono molte ricette, alcune di esse semplicissime da preparare: insalata di alici crude, sugo di alici per gli spaghetti, alici inchiappate, alici ammollicate, il cauraro, il tortino di alici, alici alla scapece, etc.

Olio di Oliva. Entrare nel Cilento, e quindi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è come entrare in un grande uliveto. In altre parole, ogni Comune, che sia montano o costiero, è ricco di ulivi sia di tipo secolare che di nuovo impianto. Essi conferiscono al paesaggio un vellutato color verde e donano alle popolazioni da tempi remoti un essenziale sostentamento al reddito. L’olivo ha sempre rappresentato luce, cibo, calore, protezione, tradizioni, cultura, ed ha portato nel corso del tempo un prodotto di qualità, gli oli del Cilento. Oggi a questa pianta millenaria, l’olivo, si chiede un adattamento alle esigenze del mercato e, questa, pur millenaria, sta adeguandosi al progredire della tecnica senza grossi traumi. Infatti dopo laboriose cure si sta riportando, soprattutto, la cultivar pisciottana a produrre oli extra vergini di oliva di qualità. Gli olivicoltori del Cilento non sono rimasti insensibili nel 1992 al varo della Legge 169 sulle Denominazioni di Origine, infatti sia avviarono subito le procedure per il riconoscimento di due denominazioni: Cilento e Colline Salernitane, queste dopo un lungo iter sono state riconosciute come D.O.P. dalla Unione Europea ed operative dalla campagna olivicola 98/99.

Il suggestivo ed incontaminato territorio del Cilento, e quindi del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, include ben due delle denominazioni enologiche dell’interessante panorama vivit vinicolo campano. Le denominazioni sono relativamente recenti, ma certamente destinate a connotare progressivamente il paesaggio rurale, e a creare una tendenza di sviluppo molto significativa. Quelle che ricadono in questo areale produttivo sono: la Doc Castel San Lorenzo e la Doc Cilento. Le denominazioni tutelano le caratteristiche produttive di queste zone, espresse con uve presenti da decenni e quindi considerabili tradizionali, come: Barbera, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia. A queste si associano uve locali come: Aglianico, Greco e Fiano, già localmente denominato Santa Sofia.