La Biografia di San Mauro Martire
La Biografia di San Mauro Martire

La Biografia di San Mauro Martire

In questo articolo approfondiremo la Biografia di San Mauro Martire, con grandi tradizioni legate al borgo di San Mauro Cilento.

La biografia emerge dalle ricerche e dal lavoro fatto da Osvaldo Marrocco insieme ad Amedeo La Greca.

E allora, ecco la Biografia di San Mauro Martire.

Mauro era originario dell’Africa, forse della Sirtyde major (attuale Libia orientale costiera), ove era nato probabilmente intorno nel 255. La sua famiglia d’origine apparteneva alla nobiltà terriera del luogo e per questo godeva della cittadinanza romana.

Era ancora giovane quando perse entrambi i genitori. Da allora cominciò a rinunciare a quegli agi che la sua condizione economica gli avrebbe potuto consentire. Avvicinandosi gradualmente ai nuovi modelli di vita proposti dal grande “padre del deserto”, sant’Antonio abate – anch’egli figlio di quella nobiltà terriera così vicina ai Romani – che aveva scelto come luogo per il suo eremitismo il deserto. In particolare quello tra i confini occidentali dell’Egitto e la Libia.

Mauro era affascinato da questo modello di vita già seguito da molti altri giovani ricchi, ma stanchi del vuoto cui il chiasso delle opulente città d’Oriente li costringeva. Allora egli donò i suoi averi ai poveri e abbracciò la vita eremitica. Dopo che ebbe ricevuto la tonsura, trascorse circa diciotto anni nel deserto. Qui secondo il modello dell’eremitismo orientale, si dedicò alla preghiera, allo studio e alla contemplazione.

Intorno al 284, quando il neo imperatore Numeriano era impegnato a tentare di consolidare il trono e perciò nella Sirtyde ribelle aveva scatenato una lotta contro i suoi creduti oppositori, tra questi anche i Cristiani, Mauro sostenne con la parola e le opere il suo popolo oppresso dalle rappresaglie. Durante tali rappresaglie il suo fedele compagno di lotta, Papia, fu arrestato e poi ucciso. Qualche tempo dopo, venne a diretto contatto con il movimento di Ario che sosteneva una tesi eretica, e con la sua predicazione lo combatté strenuamente per affermare la fede e difendere il mistero della SS. Trinità.

Quando poi seppe che Diocleziano, in Occidente, aveva avviato una dura persecuzione contro i cristiani, nel 303 con sette suoi connazionali, raggiunse Roma via mare. Qui, come tutti i pellegrini orientali, quale primo atto di adesione alla fede cristiana e romana, si recò con essi in segreto a pregare sulla tomba di san Pietro.

Poi, nel giro di pochi giorni, venne a contatto con la dura realtà che vivevano i cristiani costretti a lavorare per la costruzione delle nuove terme di Diocleziano. Assistette, insieme ai sui compagni, al processo di due di costoro. Il vecchio Saturnino, anche lui di origini africane, e il diacono Sisinnio. E al miracolo del tripode che si sciolse come fango appena toccato da quest’ultimo cui era stato ordinato di bruciare incenso in onore degli dei.

Quando dovette constatare che il furore dei persecutori anche di fronte alla manifestazione del divino non si placava, li affrontò. E cominciò apertamente a predicare con forza la fede cristiana ed operò anche miracoli.

Catturato, sostenne i duri interrogatori davanti al prefetto di Roma, durante i quali resistette con decisione alle minacce e alle lusinghe, e ininterrottamente lodava Dio. Ma quello lo fece percuotere sulla bocca con pietre, e neanche allora cessava di testimoniare la sua fede. Per la sua decisa volontà di non abiurare, scosse anche i carnefici che intanto gli infliggevano varie torture e minacciavano di darlo in pasto alle bestie feroci. E quelli rimasero ancora più confusi quando lo gettarono nel fuoco e ne uscì illeso.

Il Prefetto allora lo fece ricondurre in prigione dove ricevette il conforto del papa Marcellino. Dopo dodici giorni, venne condotto nel circo Flaminio per un ulteriore tentativo di farlo abiurare. Al suo deciso diniego il Prefetto lo fece ancora percuotere con bastoni e poi flagellare finché non ne morì. Era il 29 gennaio del 303, mentre regnava Diocleziano, al settimo anno del pontificato di papa Marcellino.

Per la Biografia di San Mauro Martire vi proponiamo alcune foto: il busto reliquiario, la piccola teca con la reliquia, la statua antica.

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