Parco Archeologico della Civitella
Parco Archeologico della Civitella

Parco Archeologico della Civitella

Il Parco Archeologico della Civitella si trova nel Comune di Moio della Civitella. In particolare è ubicato sulla vetta di una collina omonima. Tale area rappresenta una delle peculiarità storiche-archeologiche più importanti del Cilento.

Quest’area si può raggiungere in auto, da Pellare o da Moio. Ma si può giungere a destinazione anche a piedi utilizzando il sentiero “Frassati”. Tale sentiero attraversa un castagneto e giunge circa alla “Porta Sud”. E’ un percorso relativamente facile. Infatti esso è lungo circa 1 km. Il dislivello da superare è pari a 90 m. Il tempo di percorrenza è stimato a 30 minuti.

Il Parco Archeologica della Civitella è accessibile tutto l’anno. E non prevede pagamenti per l’ingresso. Esistono alcune guide e si consiglia di seguirle. Anche perché alcune aree risultano di difficile accessibilità. Si segnala anche che il Parco è sottoposto a vincolo archeologico. Di conseguenza è vietato il prelievo o l’asportazione di qualsiasi tipo di materiale.

Per iniziare ecco qualche cenno storico. Questo sito a Civitella è stato approfondito da molti studiosi. Si ritiene sia stato frequentato dai Lucani tra il V e III secolo a.C. Probabilmente era collegato alla civiltà greca dei Focei di Elea (poi Velia coi romani, attuale Marina di Ascea). L’area della Civitella rappresentava sicuramente una posizione strategica per il controllo della zona. In particolare delle valli e della costa dell’Alento.

L’avvento del periodo greco nell’area si stima intorno al VI secolo a.C. (primo periodo della fondazione ionica). Le fortificazioni della collina di Moio della Civitella, invece, rissale al IV secolo a.C. Probabilmente realizzate dai genieri militari ellenici.

Le prime scoperte di reperti sono dovute ad una missione dell’Università di Parigi. Con rinvenimenti di alcune porzioni del tessuto edilizio antico.

Il Parco Archeologica della Civitella detiene una grande importanza, sia storica che archeologica. E rappresenta anche un forte attrattore turistico e culturale. Oggi risulta in un buono stato di conservazione.

Vediamo il Parco Archeologico della Civitella nel suo insieme.

Il sito archeologico è costituito da un complesso difensivo con doppia struttura di muri e con cinque porte di ingresso. Queste ultime sono realizzate con un modello detto a “tenaglia”. Cioè è un sistema caratterizzato da un “protyron”. Esso rappresenta una sorta di corridoio che precede la porta. Questo tipo di fortificazione è stata realizzata nel IV secolo a.C. L’andamento segue anche l’orografia dei luoghi. La tecnica muraria utilizzata è quella quadrata pseudoisodoma. Vale a dire quella con blocchi d’arenaria di taglio regolare, disposti a filari paralleli.

Il primo recinto murario ha forma di ellisse irregolare. L’estensione dell’area ha un diametro variabile tra 340 e 170 m. L’intera area copre circa 45.000 metri quadrati.

Gli scavi realizzati nel corso del tempo hanno rinvenuto alcune unità abitative. Queste risultano disposte secondo uno schema ben preciso. Un impianto ortogonale e grande area basolata. Si sono riscontrati anche alcuni elementi che nel loro insieme rappresentano un sistema di canalizzazione idrica. Nella parte più alta è stata rinvenuta una struttura più grande. Questa ha pianta rettangolare e con murature in blocchi lapidei. Probabilmente essa svolgeva funzioni sacre e religiose.

Nel Parco Archeologico della Civitella c’è anche un terrazzo della vecchia Acropoli. Tale terrazzo era costituito anche da diverse da abitazioni. Queste ultime realizzate con tecniche costruttive diversificate. Come per esempio strutture realizzate in blocchi squadrati e regolari, blocchi di recupero e pietrame. Oppure blocchi irregolari e componenti in tegola.

Il Parco di Moio della Civitella ha due porte più importanti. La porta sud e la porta ovest.

La Porta Sud è chiamata anche “porta dei castagni. Essa è posizionata nella parte più bassa della vecchia città. Presso la Porta Sud sono stati rinvenuti alcuni blocchi di un probabile arco, che potrebbe aver svolto soltanto funzione estetica.

La Porta Ovest si apriva su un terrazzo, che conferiva a questo accesso una particolare importanza. Tale porta è caratterizzata da un corridoio che sembra interrompersi su un terrapieno. E questo aspetto lascia diversi dubbi sulla sua funzione.

Vediamo un’altra particolarità del Parco Archeologico della Civitella.

Sulla cima della Civitella è ubicata la Cappella dell’Annunziata. Questa struttura è stata realizzata nel XIV-XV secolo. Nel corso del tempo ha subito diversi interventi, che ne hanno modificato la configurazione originaria.

La Cappella dell’Annunziata fa parte di un insieme di strutture similari. Tali strutture religiose chiamate “le sette sorelle del culto mariano del Cilento”.

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