Villaggi vacanze a Palinuro
Villaggi vacanze a Palinuro

Villaggi vacanze a Palinuro

Villaggi vacanze a Palinuro per soggiornare laddove l’azzurro mare di Enea bagna questi litorali, e ci invita a navigare lungo una costa incontaminata dove è possibile scoprire insenature frastagliate, distese di spiaggia ed incantevoli ed esclusive baie e grotte marine.

Le torri saracene, il Castello della Molpa, l’Arco Naturale, lo Scoglio del Coniglio, la Baia del Buon Dormire, ci indicano le tappe di un itinerario lungo la costa di rara bellezza. Il fiume Mingardo, il Borgo di San Severino, il Monte Bulgheria, ci faranno scoprire le difese naturali di questi luoghi scoperti da popoli venuti da lontano che qui si stabilirono per il clima e la sua terra.

La storia di Palinuro è legata alla storia della Molpa, che sorgeva su un altro vicino promontorio. Della città di Molpa restano due ruderi: il castello e la chiesa parrocchiale di S. Giuliano. Il palazzo baronale Rinaldi faceva parte del feudo del principe di Centola e marchese di Pisciotta “Pappacoda” fino alla fine del 700 circa. Il feudo divenne poi di proprietà della famiglia Rinaldi. Nel 1814 vi dimorò il re di Napoli (cognato di Napoleone) Gioacchino Murat che venne in zona per ispezionare i fortini della costa e potenziarli per eventuali attacchi di nemici.

Nel periodo greco la Città di Molpa, quindi anche Palinuro che era un piccolo villaggio nato su Capo Palinuro, dipendeva a livello amministrativo dalla ricca e potente Sibari. Molpa (Pal – Mol) si sviluppò abbastanza rapidamente, ma dopo circa un trentennio e intorno al 510 a.C. la città venne abbandonata. Si ritiene che l’ipotesi più accreditata sia una forte epidemia.

Ma la storia non finisce qua, visto che Molpa venne rifondata più avanti dai romani per motivi difensivi. Infatti fu munita di stazioni di avvistamento per difendersi da eventuali attacchi di navi cartaginesi. Di seguito la zona si ampliò e acquisì una certa importanza, tanto da diventare dimora estiva di molte famiglie patrizie. La storia di Molpa si avvia alla decadenza nel Medioevo: prima fu conquistata dagli Ostrogoti, poi distrutta da Belisario (547).

Ma la storia di Palinuro è legata anche ad una leggenda, quella di Palinuro e Kamarotòn: lui il nocchiero della nave di Enea, lei la più seducente fanciulla di bordo. Palinuro si invaghì della ragazza, la quale non corrispose il suo amore. Venere, adirata, trasformò Kamarotòn in una desolata roccia.

Palinuro, e in generale tutto il territorio comunale, è un paese del Cilento con elevata vocazione turistica, e che si trova a ridosso del mare. Un turismo d’eccellenza, che si è consolidato nel corso degli ultimi decenni, vista anche l’esperienza avuta con il Club Méditerranée. L’attrazione principale è rappresentata ovviamente dal mare. Ma se vogliamo essere più precisi: qualità delle acque marine, esperienza nell’accoglienza, gastronomia, percorsi naturalistici, le grotte, e per finire le spiagge emozionanti e variegate. La notevole quantità di strutture ricettive (villaggi, campeggi, hotel, case vacanze, etc.) dominano l’economia del posto, rappresentando la principale fonte di reddito. I villaggi per le vacanze a Palinuro sono tutti molto attrezzati sia in ricettività che coi servizi offerti. Una lunga esperienza che hanno elevato lo standard ricettivo fino a diventare una delle mete preferite di tutto il Sud Italia.

Arrivare a Palinuro in treno probabilmente rappresenta la soluzione più comoda, soprattutto per chi ha prenotato in un villaggio turistico. Molti di questi ultimi organizzano servizi naveta dalle stazioni alla struttura. Infatti c’è una stazione ferroviaria, Pisciotta – Palinuro, posta sulla linea Salerno – Reggio Calabria. Tale stazione è ubicata a circa 7 km di distanza dal centro di Palinuro: si devono percorrere 10 minuti di strada abbastanza comoda. Una volta giunti alla Stazione di Pisciotta – Palinuro, per arrivare finalmente a Palinuro si può semplicemente usufruire del servizio autobus di linea o del taxi. Ma c’è anche un’altra stazione, quella di Centola – Palinuro – Marina di Camerota,  che si trova circa alla Frazione San Severino di Centola. Per tale stazione vale quanto detto per quella di Pisciotta.

Le strutture ricettive più grandi, e in particolare i villaggi vacanze a Palinuro, sono dotati di spiagge e servizi alla balneazione, oltre che di variegate attività di svago.

Ma per chi volesse approfittare del territorio, ci sono tante cose da fare e da vedere. Vi diamo qualche spunto.

Palinuro è caratterizzato da un tratto di costa pressoché roccioso, con promontori e falesie che si affacciano a mare, ma dove si trovano anche baie e insenature. In alcune zone ci sono scogli più bassi che permettono di accedere a mare abbastanza comodamente, in altre zone il promontorio a picco sul mare rende l’accesso a mare impossibile Invece le baie e le insenature naturali, alcune di esse accessibili solo via mare, sono costituite da spiagge con sabbia finissima e un mare cristallino. Alcune spiagge sono attrezzate e si trovano alcuni servizi.

Le spiagge più importanti e conosciute? Possiamo citarne alcune: la spiaggia delle Saline (zona nord di Palinuro, con fondale basso e sabbia dorata, adatta a famiglie con bambini); spiaggia Ficocella (al centro di Palinuro, con sabbia dorata, in buona parte dune di sabbia, ma il fondale tutto sabbioso). Poi la spiaggia della Marinella (vicino la foce del fiume Lambro, con sola sabbia); spiaggia dell’Arco Naturale (vicino la foce del fiume Mingardo, prevalentemente con sabbia). Continuando a sud di Palinuro e verso Marina di Camerota le spiagge sono costituite da sabbia molto fine.

Ma non ci accontentiamo e vogliamo essere più precisi. E allora vi proponiamo un nostro video: spiaggia delle Saline a Palinuro.

Ma Palinuro non è solo spiagge! Il territorio offre anche molte altre possibilità: escursioni a mare per visitare le tante grotte presenti, sia emerse che sommerse, fondali unici e tunnel da scoprire; barca a vela; pesca notturna insieme ai pescatori; trekking e mountain bike, lungo sentieri, colline, vallate, itinerari; centri storici, musei, castelli, cappelle; prodotti tipici e specialità eno-gastronomiche da provare; il Borgo Medievale di San Severino

Le torri saracene, il Castello della Molpa, l’Arco Naturale, lo Scoglio del Coniglio, la Baia del Buon Dormire. Ancora il fiume Mingardo, il Borgo di San Severino, il Monte Bulgheria. Qualche altra cosa da visitare? Palazzo Baronale Rinaldi, Palazzo Baronale Lupo, Convento dei Cappuccini, Torre Campanara, Torri Costiere e Fortini, Castello S. Sergio (località S. Sergio), museo antiquarium (museo archeologico).

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