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Boschi del Cilento - natura ed economia | Blog | CilentoShop.it
Boschi del Cilento – natura ed economia
Boschi del Cilento – natura ed economia

Boschi del Cilento – natura ed economia

Boschi del Cilento – natura ed economia. In altre parole proviamo ad approfondire gli aspetti naturalistici ed economici.

I boschi, da secoli, rivestono una notevole importanza occupazionale. Come del resto tutti i boschi di antica coltivazione. Con un proliferare di figure professionali legate all’attività forestali. Quali tagliatori, conduttori di bestie da smacchio, carbonai, ecc. E così fino alle più recenti specializzazioni.

L’attività forestale si può integrare con l’agricoltura di montagna, la zootecnia e l’artigianato rurale.

In merito all’organizzazione del lavoro nei boschi è presente la Comunità Montana. Essa è delegata in materia di bonifica montana ai sensi della ex L.R. 13/87 attuale 11/96. Con un rapporto unità/territorio di circa 1/30 Ha. L’Ente negli ultimi anni opera con alcune unità lavorative. Queste ultime hanno una qualifica di operai idraulici-forestali. Ma il numero di unità lavorative, di poche decine di unità, risulta sempre insufficiente rispetto alle esigenze. Pertanto sorge la necessità di sfruttare i boschi anche per altre attività economiche. In particolare il turismo, attività ricreative e didattiche.

Boschi del Cilento – natura ed economia. Questa correlazione e l’importanza turistica è enormemente cresciuta negli ultimi anni. Grazie alla creazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Si tratta di un turismo stagionale e giornaliero, che si limita quasi esclusivamente al periodo estivo. Le strutture ricettive all’interno dei boschi sono insufficienti rispetto al flusso giornaliero di visitatori. Un esempio è un’area di sosta in località ” Acqua la Conca”, non gestita, che si trova nel Comune di Cuccaro Vetere.

L’intervento della Comunità Montana e dell’Ente Parco, dovrebbe organizzare e stimolare il flusso turistico. Reso più cospicuo dalla vicinanza del territorio al mare (Palinuro, Camerota, Ascea, Pisciotta, etc.). Per questo scopo andrebbe incrementata la rete di sosta. In particolare si possono curare e migliorare alcune attrezzature. Come per esempio fornelli e gratelle, fonti, bidoni per la spazzatura. E ancora scorta di legna da ardere di piccola pezzatura, oltre ad eventuali tavoli e panche. Magari si può provvedere ad una migliore gestione e vigilanza. Queste aree devono sorgere oppure essere potenziate in zone vicine a strade rotabili e facilmente raggiungibili. Molti Comuni del Cilento hanno queste disponibilità. Meglio se queste aree attrezzate abbiano soprassuoli a scarsa incendiabilità. Per un duplice scopo. Soddisfare le esigenze turistiche-ricreative e di facilitare il servizio di sorveglianza.

In questo contesto sono da menzionare anche la rete sentieristica ed escursionistica. Allo stato attuale sono un pò carenti. Sia per cartellonistica e fruizione, che per la loro pubblicizzazione. Magari si potrebbero costruire piccoli rifugi in legno. E ancora si possono creare percorsi attrezzati a scopi terapeutici (percossi della salute).

Boschi del Cilento – natura ed economia. Un aspetto particolare è la loro importanza didattica. Si possono considerare come un grande libro aperto. Nel quale calarsi per imparare a vivere nella natura. I boschi si prestano alla visita di scolaresche e di gruppi organizzati in genere.

La produzione legnosa e il turismo costituiscono i principali aspetti economici. Ma non sono da da trascurare i cosiddetti “prodotti secondari”. A questi è legato un consistente flusso turistico di raccoglitori. E all’integrazione di reddito derivante alla popolazione locale. L’aumento del numero dei raccoglitori ha del resto mutato il volto del problema. Tale problema è in gran parte legato a necessità ricreative. Per cui oggi non è importante per la gestione lucrare dalla raccolta dei prodotti secondari. Ma sarebbe opportuno disciplinarla in tutti i sui aspetti. Al fine di non compromettere il soprassuolo forestale e l’ambiente in genere.

L’impostazione sopra accennata permetterebbe un uso sostenibile dei boschi. Ma anche un maggiore rispetto.

Un’altra particolarità! Sono stati redatti alcuni schemi di regolamento per la raccolta dei funghi in certi Comuni. Anche per contribuire ad una completa attuazione della Legge 352 del 23.08.93 che disciplina la raccolta dei prodotti del sottobosco.

Il Cilento è caratterizzato da un territorio variegato. Oltre i boschi del Cilento si apprezza anche altro. Montagne, colline, pianure. Litorali, fiumisorgenti.

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